Il ritrovo per il team italiano è stato all’aeroporto di Venezia dove abbiamo preso un aereo per Vienna. Qui ci siamo subito uniti con alcuni dei nostri amici del team spagnolo che avevano in programma di prendere il nostro stesso treno per arrivare nella città di Gyor, in Ungheria, dove si sarebbe svolto il camp. La location di quest’anno si trova all’interno di un campus universitario dove abbiamo più edifici riservati a noi dove si svolgono le varie attività e un dormitorio tutto per noi dove siamo liberi di girare e dove si trovano le varie stazioni radio per HF e VHF.
Una volta arrivati sul luogo siamo stati accolti dagli organizzatori che ci hanno consegnato i vari gadgets e ci hanno accompagnato nelle nostre stanze. La novità di quest’anno è che ognuno è stato messo in stanza con persone di nazionalità diversa in modo da essere spronati a parlare in inglese per comunicare e creare forti legami anche tra persone non del proprio team. Dopo la cena si è tenuta la tradizionale cerimonia di apertura del camp, che è stata trasmessa anche live sul canale YouTube dello YOTA internazionale, e ci sono state spiegate nel dettaglio tutte le regole da seguire al camp e le attività che si sarebbero svolte nei giorni successivi. Dopo abbiamo avuto tempo per socializzare e fare attività radio e poi siamo tornati in camera con i nostri compagni di stanza per riposare e prepararci alla prima giornata piena di attività!